La SEO è una delle attività più importanti nel panorama del marketing digitale, ma viene poco considerata da imprenditori e professionisti per le loro attività.
Le cause sono tante, le due principali sono sicuramente:
- complessità della materia che può variare dalla psicologia all’informatica,
- lentezza nel vedere i risultati.
La SEO è una materia molto complessa che non può essere affrontata senza solide basi, perché esistono almeno 200 fattori diversi che possono influenzare il posizionamento del proprio sito nei motori di ricerca.
Inoltre per ottenere risultati bisogna avere ben chiaro in mente i bisogni dei propri clienti.
Inoltre è un’attività di marketing che ottiene risultati nel medio e lungo periodo a dispetto dell’advertising, come Google Ads, che ottiene risultati nel breve termine.
A dispetto però delle altre attività di marketing, la SEO, quando inizia a macinare risultati, è un rullo compressore e mantiene spesso per anni il posizionamento del sito web.
La nostra agenzia ha un’esperienza decennale nell’ottimizzazione dei siti web sia ecommerce, sia orientati alla lead generation, o al local marketing e utilizza i migliori strumenti sul mercato come Seozoom e Semrush.
Questi sono i 10 errori più frequenti che abbiamo trovato nei nostri audit SEO:
Seo on Site mancante
Molti pensano che basti la Seo on Site per posizionare un sito web o una sua pagina, nella realtà è solo il primo passo.
Ma che cos’è la Seo on Site? Si tratta di tutta una serie di indicazioni che sono utili al motore di ricerca per capire a chi mostrare il tuo contenuto e agli utenti per capire velocemente se quella tua pagina può risolvere i loro dubbi.
Andando nel dettaglio siamo parlando di:
- Titolo (H1);
- Sottotitoli e sottoparagrafi (H2, H3, H4 ecc);
- Meta description delle pagine che serve per invogliare le persone a leggere il tuo contenuto;
- Title che serve per inserire la keyword principale e spiegare il contenuto;
- Alt tag delle immagini che aiuta il motore di ricerca a far visualizzare le tue grafiche.
Non averli configurati o averli settati male è il primo grande errore che di norma è presente nel 90/95% dei siti web.
Errori 404
Secondo gravissimo errore purtroppo molto diffuso: le pagine non trovate. Capita spesso che in un sito con un pò di storia alle spalle si sia cancellato un articolo o un prodotto perché fuori catalogo, o un servizio che magari è diventato obsoleto.
Questo comporta un errore 404, cioè Google negli anni aveva indicizzato quella pagina/articolo/prodotto, ma ora visto che è stata cancellata risulta ai suoi occhi “scomparsa”.
Questo comporta un danno per il visitatore che entra nel tuo sito e non trova il contenuto che cercava e, quindi, ne consegue una penalizzazione che verrà affibbiata al tuo sito da parte del motore di ricerca.
In un sito che ha un pò di anni è normale trovare anche decine di errori 404. Naturalmente si tratta di errori facilmente risolvibili e che non portano a penalizzazioni se vengono sistemati in tempo.
Mancanza di contenuti di qualità
Troppo spesso nella realizzazione di un sito web si bada più all’estetica che ai contenuti. Questo è un grave errore, perché le persone che visitano i siti web non cercano l’effetto WOW, ma soluzioni ai loro problemi.
E queste soluzioni di solito sono i vostri servizi e prodotti.
Quindi il modo migliore per vendersi e venderli, è avere dei contenuti (articoli e pagine) così importanti e di valore da risultare super esperti nella materia, tanto da riuscire a trasformare il visitatore in cliente.
I contenuti di qualità insieme alla user experience dovrebbero essere il cuore pulsante di ogni strategia dietro ad un sito web.
Sito web non è ottimizzato per le keyword
Altro errore non banale che capita nel 99% dei siti web, e che rende tutto l’investimento e il lavoro inutile.
Prima di realizzare un contenuto e prima di progettare un sito web bisogna realizzare una keyword research per andare a scovare le parole chiave che i tuoi potenziali clienti ricercano sui motori di ricerca.
Trovate le keyword, si procede con la creazione dei contenuti che devono avere l’obiettivo di risolvere le problematiche degli utenti che li ricercano.
Se tutto il processo è fatto bene i tuoi contenuti verranno proposti in prima pagina.
Come fare a scoprirlo senza strumenti di analisi? Basta vedere quanti contatti arrivano da esso e quanto sono in linea con il tuo cliente tipo.
Se ne arrivano pochi è ora di fare un check up al tuo sito web.
User Experience pessima
Altro errore che si trova spesso online, cioè siti web dove è complicato navigare e trovare le informazioni utili. Questo comporta un rimbalzo dell’utente che continuerà a ricercare prodotti e servizi simili ai tuoi, ma nei siti dei tuoi rivali.
Nella fase di realizzazione di un sito è importantissimo pensare prima all’utente e ai suoi bisogni per fargli trovare il prima possibile quello che cerca.
Non servono infatti effetti mirabolanti nel marketing, molto spesso la semplicità è l’arma migliore che abbiamo a nostra disposizione.
L’esperienza utente o User Experience è nei fatti una delle caratteristiche più importanti di un prodotto e o di un sito web e nel contempo una di quelle meno considerate in fase di concept e realizzazione.
Sito lento
In molti segmenti di mercato le visite da mobile sono ormai tra l’80 e il 90% del totale, questo comporta che i siti di oggi non solo devono essere mobile first, cioè pensati prima da mobile, ma anche molto veloci.
Nel giugno 2021, Google ha rilasciato un aggiornamento che premia i siti veloci da mobile e penalizza quelli lenti.
Se negli ultimi 5/10 anni Google ha favorito siti web mobile friendly, nei prossimi 5/10 anni favorirà siti veloci e performanti.
Questo perché noi utenti non amiamo aspettare 10 secondi per caricare una pagina web; di solito tra il terzo e il quarto secondo torniamo indietro e clicchiamo su un altro risultato della SERP.
Sito non aggiornato
La maggior parte dei siti web è realizzata con programmi che devono essere aggiornati e mantenuti efficienti. Non aggiornare significa aumentare le falle alla sicurezza e significa soprattutto aumentare il rischio di crash del sito.
Cosa che avviene spesso in maniera sistematica dopo 5-6 anni di mancati aggiornamenti.
Inoltre non tenere aggiornato i contenuti e non inserire articoli e news comporta nel lettore un allontanamento dalla tua azienda perché verrà percepita come immobile.
I motori di ricerca naturalmente vedono questo non pubblicare e nel medio e lungo periodo lo considerano come un punto a sfavore.
La SEO è una sfida nel medio e lungo periodo anche per questo.
Immagini e video pesanti
Nei punti precedenti abbiamo visto come una delle tendenze nel web sia andare verso performance sempre migliori, spesso infatti si richiedono tempi di caricamento delle pagine inferiori ai 3 secondi.
Questo comporta che foto in alta definizione, slideshow e pesanti video siano banditi dai siti web. Purtroppo è ancora frequente trovare siti web con foto e video ad alta risoluzione.
I video devono essere caricati su social terzi come Youtube e Vimeo e poi integrati, mentre le foto devono essere in formato WebP o Jpg con risoluzioni inferiori ai 100/150 kb.
Sia chiaro, immagini e video sono importantissimi per la SEO e per il posizionamento di ogni singola pagina, ma bisogna mediare tra la user experience e le performance per ottenere il risultato migliore possibile.
Contenuti duplicati
Per garantire la qualità di un sito web è importante evitare che ci siano dei contenuti duplicati.
Secondo la definizione di Google, con il termine contenuti duplicati si intendono “blocchi considerevoli di contenuti all’interno dello stesso sito, o tra i domini che sono identici o molto simili”.
Quindi stiamo parlando di pagine, articoli e pezzi di essi uguali nello stesso sito web e tra siti web differenti.
Copiare non porta nessun vantaggio e comporta un serio rischio di penalizzazioni.
Mancanza di strategia
Lasciamo questo errore per ultimo, ma è il primo passo che ogni progetto dovrebbe avere: obiettivi e strategia chiara. Senza di essa ogni progetto è destinato al naufragio.
Gli obiettivi e la strategia devono essere chiari a chi segue la keyword research, a chi crea la UX Design del sito e il mockup, a chi produce i contenuti e infine a chi mette online le campagne di advertising.
Tanti ingranaggi, tutti fondamentali, per trasformare un progetto in business.